Nell'arte

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Calma levigata, quiete imperturbabile ed espressionismo ipnotico, sono i principi che sembrano prevalere e gridare sottovoce nelle sculture di Roberto Casadei.

Le opere sono in grado di misurare la distanza con il mondo e l’ambiente circostante, sanno rapportarsi con il fruitore e raccontano, descrivendo con minuziosa precisione, l’impossibilità del ritorno a ciò che è passato e non si rappresenterà più. Ed è in questa inattualità che egli crea il grande equilibrio interiore; nostalgia pronta a dissolversi sotto i nostri occhi, cercando rifugio in una realtà trascorsa e adattata alla visione del nostro mondo spirituale. La forza superiore che genera la capacità di volere, il desiderio intenso di riuscire a corroborare la sensibilità.

Le sue figure, sfuggendoci, danno l’impressione che l’artista abbia voluto far scoprire il riflesso deliberatamene elusivo di gioia e dolore eterno. I suoi lavori sono in continua trasformazione, sono La sua arte esemplifica un modo di essere, di assumere un ruolo e al contempo alternare le l’emblema di un magna bisogno di assumere una forma e incarnarsi verso una direzione. certezze dell’individuo e frantumarne la personalità. Il processo analitico e sintetico di Roberto, lascia una profonda traccia nell’animo, poiché concettualizza un modello estetico ed uno stile flessibile e malleabile.

Le sue ricerche di perfezione della forma sinuosa e di proporzionalità, iniziano il loro percorso e la propria congiunzione verso un entità più alta, eterea e impalpabile. L’artista si concentra sull’idea di regola, proporzione e ordine; in scultura il canone. I suoi canoni sono i paesaggi chiaroscurali che superano le contingenze umane verso la perfezione serena e divina. Linee morbide ed affusolate smussano gli angoli delle opere plastico-materiche, sussurrando fragilità ad un IO desemantizzato e pronto ad accogliere le diverse sfaccettature di un temperamento recondito e di una natura sradicata.

L’equilibrio tra massa e linea, corre parallelo tra il bilanciamento e l’armonia con il benessere e il disagio. Un’ evidente ricerca geometrica rivela una idealizzazione ieratica, raggiunta attraverso l’esaltazione della massa e l’eleganza proporzionale, aderisce alla forma senza nasconderla, dandogli solenne superiorità. Una poetica artistica che si avvale di una omologia strutturale, un’identità funzionale caratterizzata da un momento ideale che deve rispecchiare quello ideale che deve rispecchiare quello materiale.

La sovrastruttura nello stato ideale, ha il compito di rendere l’immagine e quindi la scultura conforme a ciò che i criteri funzionali e le strutture profonde e concettuali intendono suggerire e identificare. Il piacere eterico delle opere di Roberto possiedono il carattere preliminare di liberare le tensioni che appartengono alla nostra psiche. L’artista ci pone nelle condizioni di gustare le nostre sensazioni ed inclinazioni senza rimprovero, senza vergogna, sospendendo e annullando il pregiudizio verso le diversità e vivendo in sintonia con se stessi e gli altri.

Sara Polidori.   


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